Opere d'arte con i rifiuti: le mostre di Scart | Scartline
Mostre e progetti che reinventano i rifiuti


Sculture e ritratti d’ispirazione
Negli ultimi decenni, SCART ha meravigliato il pubblico delle mostre a cui ha partecipato, dimostrando come oggetti non più utilizzati possano rinascere in nuove espressioni.Dall'imponente "Sardone Alice", creato per Barcolana di Trieste con migliaia di bottiglie di plastica raccolte dai cittadini, al "Capodoglio Giovanni", assemblato con oltre duemila contenitori per bevande, queste sculture parlano di resilienza. Parallelamente, i ritratti di icone culturali, da Marilyn Monroe a Frida Kahlo, realizzati con materiali inaspettati come bottoni, perline, petali e fiori sintetici, trasmettono storie di vita attraverso lenti nuove, infondendo ammirazione e riflessione.
Direttore artistico MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna
Lorenzo Balbi
Nel 1997, a Trento, presso il Palazzo delle Albere, inaugura “Trash. Quando i rifiuti diventano arte”, prima grande mostra in Italia dedicata all’utilizzo dei rifiuti nell’arte dai primi del Novecento ai giorni nostri. Grazie all’impiego dei rifiuti come materiali, gli artisti si sono interrogati su problematiche quali la sostenibilità, l’ecologia, il riciclo, la resilienza, offrendo nuovi immaginari e metodi di indagine. Spesso intrise di ironia, sarcasmo e allarmismo, i progetti frutto di questi approcci hanno dato vita a una vivace critica sociale che contrappone al mito del “nuovo”, il metodo del “riusare”, trasformare, riconvertire, recuperare. Seguendo tale approccio, negli ultimi vent’anni SCART ha saputo creare mostre e progetti che offrono al pubblico esempi tangibili di come oggetti in disuso, scarti, detriti e avanzi possano trovare una nuova forma. Il progetto offre, così, un’immagine responsabile per una società del futuro più sostenibile.

A cura di Vittorio Sgarbi e con la regia di Alberto Bartalini, SCART partecipa alla mostra dedicata a Rosso Fiorentino nella città di Volterra (23 maggio 2014 - 31 dicembre 2015).
Business Wo/men
Nel cuore di Bologna, a Palazzo Pepoli Campogrande, SCART ha presentato nel 2018 l'installazione "Business Wo/men", realizzata dagli studenti delle Accademie di Belle Arti di Bologna e Firenze. Quindici sculture a grandezza naturale che ritraggono uomini e donne d'affari, ognuna plasmata interamente da materiali di scarto. Filamenti di pelle, cartone, cinture di sicurezza, e persino ritagli di vetro e legno si trasformano in testimoni silenziosi di una nuova estetica della sostenibilità.

Pinocchio
Un Pinocchio alto 5 metri, nato nel 2004 dall'ingegno creativo di Edoardo Malagigi e composto da migliaia di frammenti di piccoli pinocchi di legno scartati, viaggia tra le mostre d'Italia e del mondo
Animali
Bombolette spray, barattoli, frammenti di giornali, cerniere e altri materiali di scarto danno vita a oltre una decina di sculture che compongono la collezione di SCART dedicata al mondo animale

Omaggio a Fellini
Nel Teatro Amintore Galli a Rimini, SCART celebra il genio di Federico Fellini, a 100 anni dalla sua nascita, con una mostra gratuita. Attraverso 8 grandi quadri e 6 opere di dimensioni più contenute, realizzati interamente con materiali di scarto, gli studenti delle Accademie di Belle Arti di Firenze, Carrara e Ravenna hanno sapientemente ricreato alcuni dei frame più significativi delle pellicole felliniane. Al centro dell'esposizione, una statua alta 250 cm tributa il Maestro del cinema, immortalato in un emblematico momento della sua regia.
Ritratti
Nel cuore di Bologna, a Palazzo Pepoli Campogrande, SCART ha presentato nel 2018 l'installazione "Business Wo/men", realizzata dagli studenti delle Accademie di Belle Arti di Bologna e Firenze. Quindici sculture a grandezza naturale che ritraggono uomini e donne d'affari, ognuna plasmata interamente da materiali di scarto. Filamenti di pelle, cartone, cinture di sicurezza, e persino ritagli di vetro e legno si trasformano in testimoni silenziosi di una nuova estetica della sostenibilità.

Dante
Nel 2021, SCART partecipa alle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri coinvolgendo gli studenti delle Accademie di Belle Arti di Firenze, Ravenna e Carrara per sviluppare una rievocazione della Divina Commedia con 6 tavole dedicate all’Inferno, al Purgatorio e al Paradiso. A completare il ciclo dantesco, anche sei teste di Dante ispirate alla statua di Enrico Pazzi in piazza Santa Croce a Firenze, tre delle quali realizzate dai ragazzi ospiti della comunità di San Patrignano nel Riminese.