Prorogata fino al 2 febbraio la mostra SCART a Palazzo Gotico a Piacenza

Prorogata fino al 2 febbraio la mostra SCART a Palazzo Gotico a Piacenza

Prorogata fino al 2 febbraio la mostra SCART a Palazzo Gotico a Piacenza

3 Gennaio 2025

Prorogata fino al 2 febbraio la mostra SCART a Palazzo Gotico a Piacenza

Quasi 3.000 visitatori sino ad ora
Un rinnovo dell’allestimento e la proroga dell’esposizione fino a domenica 2 febbraio. È la novità della mostra SCART di Palazzo Gotico, richiamata dall’enorme Capodoglio realizzato con contenitori per alimenti, posizionato nella loggia di piazza Cavalli e organizzata da Gruppo Hera e TRS Ecology (recentemente entrata nel Gruppo stesso, attraverso Herambiente), in collaborazione con Comune di Piacenza e Confindustria Piacenza. 
Il grande successo di pubblico (sino ad ora quasi 3.000 visitatori) e le numerose richieste di visite guidate da parte di scuole del territorio hanno suggerito di prorogare la mostra di opere d’arte interamente realizzate con scarti industriali fino alla prima settimana di febbraio.
 

Arrivano gli animali realizzati con rifiuti industriali
A partire da oggi, inoltre, una parte delle opere esposte sarà rinnovata, con l’obiettivo di dare anche a chi ha già visitato la mostra una prima volta, l’occasione per ritornare a Palazzo Gotico. In particolare, un set di statue di animali sostituirà la collezione Donna e Uomo Business, dedicata al mondo produttivo. Le figure del mondo animale, pensate anche per le numerose scuole che visiteranno la mostra fino alla chiusura, abbracciano tutti gli habitat: l’aria con fenicotteri e aquile; il mare, con un pod di sei delfini e la terra con cavalli, lupi e cani.
Anche in questo caso, ogni pezzo è realizzato da artisti della community SCART o studenti delle più importanti Accademie di Belle Arti italiane, nei laboratori SCART. Ad esempio, i lupi sono realizzati con quotidiani, scotch di carta, fil di ferro e catramina. I fenicotteri prendono forma da abiti usati, fil di ferro e scarti di cantiere come tondini di ferro e tavole di legno. I delfini nascono, invece, da rifiuti hi-tech, fra cui schede elettroniche, schermi di iPad e cavi elettrici,
 

Un design senza tempo che dà nuova vita agli scarti
Attorno ai nuovi ospiti della mostra si potranno continuare ad ammirare i numerosi oggetti di arredo e design, realizzati nell’arco di vent’anni, che costituiscono la cifra dell’esposizione. Si tratta di oggetti molto diversi per tipologia, materiali utilizzati e prospettiva artistica. Tuttavia, esistono fili invisibili, ma potenti, che uniscono tutte le opere. Uno di questi è senz’altro la capacità di attraversare il tempo senza risentire delle mode. La trash art di SCART, infatti, non si riesce a leggere con la filigrana del tempo che scorre, come avviene invece frequentemente con gli oggetti di design, ognuno figlio degli stili, dei gusti e dei materiali dominanti di ogni epoca. Il rifiuto, trasformato con l’arte in oggetto funzionale, pare contraddire questo principio, conferendo un’intrinseca modernità a ogni pezzo rigenerato.

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